Montagna: Vertical Cup, finale a Chiavenna

08 Ottobre 2019

Il valdostano Henri Aymonod conquista la gara conclusiva in provincia di Sondrio e anche il trofeo. Al femminile vince Elisa Compagnoni, con la classifica di specialità a Valentina Belotti.

Nella ventesima edizione del chilometro verticale Chiavenna-Lagunc (Sondrio), il protagonista è Henri Aymonod che trionfa staccando due assi del panorama internazionale come l’eritreo Petro Mamu e il norvegese Johan Bugge. Insieme al 23enne valdostano della Corrintime, festeggia il successo tra le donne Elisa Compagnoni (Atl. Alta Valtellina) che si impone su Samantha Galassi (La Recastello Radici Group). La manifestazione, all’interno del 34° Trofeo Amici della Madonna della Neve, era inserita nell’Eolo FIDAL Mountain and Trail Grand Prix oltre a rappresentare la tappa finale della Vertical Cup: i trofei di specialità vanno allo stesso Henri Aymonod e a Valentina Belotti (Atl. Alta Valtellina).

DONNE - Tocca alla gara femminile aprire le competizioni ed Elisa Compagnoni risponde presente. Dopo tanti piazzamenti è il giorno della gioia per la valtellinese che si aggiudica la gara in 43:35 distanziando di appena dieci secondi Samantha Galassi (La Recastello Radici Group). Il podio si completa con la svizzera Arina Riatsch, vicecampionessa del mondo di sci alpinismo, con 43:55 davanti ad Alessandra Valgoi (Atl. Alta Valtellina, 44:20) e Angela Serena (Atl. Paratico, 46:54). “Se prima della partenza mi avessero detto del primo posto - le parole di Elisa Compagnoni - avrei risposto che stavano scherzando, mi sembrava impossibile. Invece è andata così ed ancora non ci credo”. Samantha Galassi, battuta, è determinata a tornare: “Non è il mio miglior crono qui e per dieci secondi devo dire addio alla vittoria. Ma tornerò, perché prima o poi voglio provare anche io a mettere il mio nome in questo albo d’oro”.

UOMINI - Colpi di scena a ripetizione nella gara maschile. La notizia di spicco è senza dubbio l’affermazione del valdostano Henri Aymonod. L’atleta della Corrintime ribadisce tutto il proprio valore nelle gare vertical, sale a Lagunc in 32:14 e timbra la vittoria per aggiungerla a una bacheca che conta già Fully e il Piz-Tri. Per il giovane della Corrintime, un crono praticamente fotocopia a quello del 2018 del norvegese Johan Bugge, leader della passata edizione in 32:13 e stavolta sul terzo gradino del podio dopo una battaglia con l’eritreo Petro Mamu. I due super favoriti della vigilia concludono rispettivamente in 32:54.4 (Mamu) e 32:55.0 (Bugge). Solo pochi decimi permettono così a Mamu di prendersi la seconda piazza. Il francese Frederic Tranchand è l’outsider di giornata: nessuno lo attendeva, ma chiude con 32:57 in quarta posizione davanti a un altro atleta inatteso a questi livelli, il norvegese Torstein Tengsareid, quinto in 33:52. Nella top ten anche Michele Boscacci (Pol. Albosaggia, sesto in 34:07), lo svizzero Micha Steiner (34:16), Andrea Acquistapace (Gp Valchiavenna, 34:21), Bernard Dematteis (Corrintime, nono in 34:22) e Nicolò Canclini (34:46). Raggiante e incredulo il vincitore Aymonod: “Era un’incognita alla partenza. Siamo a fine stagione, ho avuto qualche acciacco, però sono davvero felice di aver fatto questo risultato a Chiavenna. Ho sempre detto che questo per me è il vertical più bello del mondo e quindi vengo sempre molto volentieri. Vincere qui è anche un sogno”.

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- RISULTATI/Results

Elisa Compagnoni (foto Gulberti)


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