L'Atletica Sarda riparte dalla Fase 2.

18 Maggio 2020

Di Roberto Spezzigu

Sassari. La Fase 2 della “Ripartenza” proietta l’atletica leggera sarda in una nuova dimensione completamente sconosciuta in tutti i suoi aspetti. Il motore però, partendo da uno dei templi sacri dell’atletica sarda come lo Stadio dei Pini Tonino Siddi di Sassari primo a essere riaperto, è stato riacceso e ora il movimento atletico isolano è pronto a riprendere l’attività. A Sassari, grazie all’autorizzazione dell’assessore comunale allo sport Paola Boiano, siamo stati primi in Sardegna a riaprire. Sia pure a porte chiuse dal 4 maggio abbiamo ripreso l’attività”Gianni Salaris, presidente della Fidal provinciale di Sassari, così spiega come l’atletica leggera locale ha ripreso a muoversi -“Apertura a porte chiuse e a tempo limitato, il pomeriggio dalle 13,30 alle 19,30, e con pochi atleti. Nel rispetto delle regole ci siamo attrezzati con dei tavolini  di sanificazione all’esterno e per ora stanno entrando solo atleti di carattere nazionale e regionale con allenamenti rigorosamente individuali. Atleti, tecnici e dirigenti-conclude Salaris- si stanno comportando in modo esemplare e consapevole e di questo siamo molto orgogliosi”. Giorgio Fenu, fiduciario tecnico regionale Fidal Sardegna, illustra invece il dato regionale in generale-“ Da quasi tutte le parti, con poche eccezioni, si è ripreso, con gli atleti di livello nazionale e regionale del settore assoluto fino agli juniorU20, che hanno potuto riprendere ad allenarsi”. Quando si riprenderà a gareggiare in Sardegna?  “Questo è il vero problema. Ancora non è stato disposto un calendario definitivo nazionale e quindi non si può pensare a quando e come fare gare regionali . Quasi sicuramente si ripartirà a settembre-ottobre ma per ora non è possibile fare nessuna programmazione. Il problema-conclude il tecnico del Cus Sassari Fenu- e che far ripartire a pieno ritmo il movimento, come per tutti gli sport, in questa situazione non sarà certo facile. Più problematica la situazione a Nuoro e il presidente della Fidal provinciale Gianni Diana è categorico:” A Nuoro al campo scuola Tommaso Podda è tutto bloccato e dal competente assessore allo sport non abbiamo avuto nessuna notizia in merito. So che si stanno allenando gli atleti di carattere nazionale Elias Sagheddu, Antonio Moro e Giulia Mannu ma per il resto è ancora tutto chiuso. Mi risulta che abbiano invece ripreso l’attività a Macomer e Orani e che Dorgali stia usufruendo degli impianti di Galtellì. Per ripartire aspettiamo che si sblocchi il campo scuola di Nuoro”. Da Cagliari lo storico allenatore del Cus Cagliari, Pompilio Bargone, così fa il punto della situazione nel capoluogo regionale:” So che al campo Coni di Viale Diaz (ora Stadio Comunale dell’Atletica), stanno entrando alcuni atleti di carattere nazionale mentre negli impianti del Cus a Sa Duchessa dopo due mesi di chiusura abbiamo, per un numero limitato di atleti del Cus, riaperto parzialmente per 4 volte alla settimana dalle 15 alle 17. Per l’attività agonistica non sappiamo quando e come si potrà riprendere. Le norme restrittive propongono tante cose nuove nell’organizzazione e svolgimento delle gare che complicano non poco la possibilità di svolgere delle manifestazioni di atletica. Sulla stessa linea anche Paolo Reni, tecnico e dirigente Ichnos Sassari e responsabile tecnico regionale del settore salti:A Sassari, grazie a Gianni Salaris, siamo stati i primi in Sardegna a riaprire ma lo facciamo rispettando le disposizioni sulla massima sicurezza. Ora bisognerà provare a estendere gradualmente il numero delle presenze aprendo prima agli allieviU18 e poi ai cadettiU16. L’aspetto più preoccupante di questa situazione e che c’è il rischio che i giovani atleti perdano fiducia  nella possibilità di poter riprendere la normale attività agonistica con conseguente abbandono della pratica agonistica dell’atletica.




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