Mondo: McLaughlin 50.65 straripante

01 Luglio 2024

Il record del mondo dei 400 ostacoli femminili e tutte le altre meraviglie di Eugene. Focus sui campionati nazionali in Europa, i Trials giamaicani e tutti i migliori risultati degli ultimi giorni
di Marco Buccellato

Si chiude un'edizione strabiliante dei Trials olimpici USA, coronata dal record mondiale di Sydney McLaughlin-Levrone che nella finale della scorsa notte a Eugene ha tolto tre centesimi al proprio limite dei 400 ostacoli portandolo a 50.65, in una finale con progressi anche per Anna Cockrell (52.64), Jasmine Jones (52.77) e per le prime due escluse dal viaggio olimpico, Shamier Little (52.98, primato stagionale) e Rachel Glenn (53.46). Una rassegna che ha mostrato cose eccezionali soprattutto nelle gare a ostacoli, prima con il 12.86 di Grant Holloway nei 110hs e la prima gara della storia con tre atleti sotto i tredici secondi (Crittenden 12.93 e Roberts 12.96), poi con il successo di Rai Benjamin nei 400hs in 46.46, e ancor prima con la finale dei 100hs con la prima delle escluse, Nia Ali, capace di correre in 12.37 e restare fuori dai Giochi, con via libera a Masai Russell (12.25), Alaysha Johnson (12.31) e Grace Stark (12.31).
 
Edizione super, dunque, in tutte le otto giornate di gare, di cui stavolta registriamo le cose migliori delle ultime cinque, a partire dalla vittoria di Cole Hocker nei 1500 metri in 3:30.59, che ha preceduto il primatista nazionale Nuguse (3:30.86) e Kessler (3:31.53). Nella stessa giornata, la clamorosa caduta di Athing Mu e il successo negli 800 femminili di Nia Akins in 1:57.36. Sempre mercoledì scorso, 44.17 di Quincy Hall nei 400 metri per battere Michael Norman (44.41 e un centesimo su Bailey). Dopo la pausa di due giorni, si torna alla carica con Valarie Allman nel disco (70,73 ma 70,89 in qualificazione, dove l'iridata uscente Tausaga è uscita con tre lanci nulli) e una strepitosa finale dei 3000 siepi donne vinta da Valerie Constien in 9:03.22 con primati personali a cascata per gran parte delle finaliste.
 
LYLES-2. Dopo il successo nei 100 metri, quello nei 200 in 19.53, condito da un 19.50 ventoso in semifinale. Anche sulla distanza doppia a seguire Lyles è Kenny Bednarek, che bissa il personale dei 100 (9.87) con il 19.59 dei 200, davanti al ventenne Knighton (19.77). Stessa sorte in entrambe le finali per Christian Coleman, quarto nei 100, idem nei 200. Non riesce il bis a Sha'Carri Richardson, solo quarta nei 200 vinti da Gabrielle Thomas in 21.81. Con lei, a Parigi, Brittany Brown (21.90) e McKenzie Long (21.91). Nell'ultima giornata anche il quarto posto di JuVaughn Harrison nel salto in alto, solo 2,24 e fuori dal podio per un errore in più, ma l'argento di Budapest è il solo a vantare il minimo olimpico assieme al vincitore McEwen (2,30). 
 
SHELLY-ANN ATTO QUINTO. Olimpiade numero 5 per la sprinter più titolata della storia, Shelly-Ann Fraser-Pryce. Nei Trials giamaicani di Kingston ha centrato l'obiettivo grazie al terzo posto nella finale dei 100 metri in 10.94 (10.91 in semifinale), battuta da Shericka Jackson (10.84 e prima anche nei 200 in 22.29) e dalla giovane Tia Clayton (10.90 e 10.86 in semifinale). Il risultato dei campionati è stato il 9.77 di Kishane Thompson nella finale dei 100 metri, presagito dal 9.82 in batteria all'esordio stagionale. Ha preceduto il favorito Oblique Seville (ancora un altro 9.82) e Ackeem Blake (9.92). Nelle altre finali, 52.51 di Rushell Clayton nei 400hs su Janieve Russell (53.33) e Shiann Salmon (53.71), finale uomini con esplosione di Malik James-King (47.42) e sorpresissima nei 400 uomini vinti dal poco conosciuto Deandre Watkin in 44.48. Lungo uomini a Carey McLeod con 8,38, qualificazione olimpica anche per Pinnock e per l'iridato 2019 Gayle. Nei 200 vince Brian Levell in 19.97, 110hs mozzafiato con Broadbell che prevale in 13.18 sulla coppia Bennett-Parchment, entrambi a 13.19.
 
SPAGNA, FRANCIA, GERMANIA. In Spagna si migliora ancora l'argento europeo dei 110hs Enrique Llopis, che a La Nucia vince il titolo nazionale in 13.09. Nel triplo successi per i campioni d'Europa Jordan Diaz (17,71) e Ana Peleteiro (14,27). Ai campionati francesi di Angers finisce il sogno di Renaud Lavillenie, che manca la qualificazione olimpica. Tra i migliori risultati, la doppietta della sprinter Gemima Joseph (11.01 e 22.62), l'1:43.99 del campione europeo Gabriel Tual negli 800 e l'entusiasmante finale dei 400hs donne vinti da Louise Maraval in 53.71 su Shana Grebo (53.78). Il tedesco Owen Ansah corre il 100 più veloce di sempre in ambito nazionale e porta il limite tedesco sotto i dieci secondi in 9.99 ai campionati nazionali di Braunschweig, dove la finale donne è vinta dalla favorita Gina Luckenkemper in 11.04. 
 
POLONIA, SVIZZERA, UK. Rivede gli 80 metri Pawel Fajdek. Ai campionati polacchi di Bydgoszcz supera il muro, inviolato da troppo tempo, con 80,02. Per Ewa Swoboda 11.11 nella finale dei 100 donne, per Pia Skrzyszowska 12.67 nei 100hs. Sprinter europee in vista, come Mujinga Kambundji, che vince il doppio titolo svizzero in 11.01 e 22.42 a Winterhur dove la finale migliore si è rivelata quella degli 800 donne con nell'ordine Rachel Pellaud (1:58.60), Audrey Werro (1:58.67) e Valentina Rosamilia (1:58.69). Nei campionati britannici di Manchester vince i 100 metri Louis Hinchliffe con 10.18 in assenza di Zharnel Hughes ancora alle prese con cure mediche. Il risultato più clamoroso è il successo negli 800 donne della U18 Phoebe Gill, che ha dominato in 1:58.66 contro Jemma Reekie (1:59.28). Vincono Charlie Dobson nei 400 in 44.56 e Dina Asher-Smith nei 200 in 22.18 controvento e con condizioni ambientali sfavorevoli. In Grecia altro record nazionale dell'astista Karalis (5,93), Tentoglou a 8,44 ventoso nel lungo. In Bulgaria, ottimo 6,97 dell'iridata U20 Plamena Mitkova ai campionati nazionali di Velikova Tirnovo.
 
EXTRA EUROPA. Nei campionati canadesi Andre De Grasse vince i 100 metri in 10.20. Nei concorsi, 19,62 della pesista Sarah Mitton e 4,75 dell'astista Alysha Newman. In Giappone (Niigata) ottimo 47.99 nei 400hs di Ken Toyoda, 13.07 di Rachid Muratake nei 110hs e titolo nel giavellotto donne alla campionessa del mondo Kitaguchi con 62,87. Ai campionati brasiliani di San Paolo, 65,25 della discobola Izabela da Silva, a una manciata di centimetri dal primato sudamericano, e 21,52 del pesista già iridato indoor Darlan Romani.

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