Euro U20: marcia d’argento per Disabato

10 Agosto 2025

Sesta medaglia a Tampere: il pugliese è secondo nei 10.000 con il record italiano juniores di 39:20.87. Succo e Togni promossi negli ostacoli. Nel pomeriggio 11 finali con gli azzurri

RISULTATI E PROGRAMMA ORARIO - FOTOGALLERY (Grana/FIDAL)GLI ORARI DEGLI AZZURRI - LA SQUADRA ITALIANA

Ancora una medaglia dalla marcia azzurra. L’Italia centra il sesto podio agli Europei under 20 di Tampere con il pugliese Giuseppe Disabato autore di una prova di grande spessore tecnico, all’attacco fin dal primo metro, in un appassionante duello con lo spagnolo Joan Querol. Il diciottenne azzurro è d’argento con il record italiano juniores di 39:20.87 nei 10.000 di marcia su pista, lo spagnolo si migliora di oltre un minuto e mezzo e si prende l’oro con il record dei campionati di 39:10.04, staccando Disabato negli ultimi 600 metri. L’azzurro delle Fiamme Gialle, barese di Cassano delle Murge, è una garanzia: medaglia per il quarto anno consecutivo nelle manifestazioni internazionali, argento nel 2022 agli Europei U18 di Gerusalemme, bronzo nel 2023 agli Europei U20 sempre a Gerusalemme e bronzo nel 2024 ai Mondiali U20 di Lima. Oggi un’altra soddisfazione, da condividere con il coach (e zio) Antonio ’Tony’ Esposito. Sesta piazza per Alessio Coppola con il personale di 41:23.40, settimo Omar Moretti con 42:01.88.

Spara subito un primo chilometro sotto i quattro minuti e porta via un gruppo di cinque marciatori: Giuseppe Disabato è scatenato e gli unici che resistono sono i tre spagnoli e, inizialmente, Alessio Coppola. Incrementa ancora al secondo chilometro (3:53), una frustata che riduce il gruppetto di testa a Disabato, Querol e Monfort. Poco prima del passaggio a metà gara (19:35), si porta in testa Querol che però rimedia due cartellini rossi. Un rischio di penalty zone che ridimensiona momentaneamente le ambizioni dello spagnolo mentre ‘Peppe’ prosegue per la propria strada e comincia a guadagnare una manciata di secondi di vantaggio. È un tira e molla, Querol si riaffaccia davanti a sei giri dal termine, poi di nuovo ai mille dal traguardo, ma il pugliese reagisce più volte e riprende il comando, finché non lancia l’attacco che sembra decisivo a due giri dalla fine. A quel punto, però, lo spagnolo dimostra maggiore freschezza (ultimo chilometro in 3:45), rimonta sull’azzurro e lo stacca nel rettilineo opposto del penultimo giro, per andare a comporre lo stesso podio della gara femminile: Spagna, Italia, Spagna, con il bronzo per Daniel Monfort in 39:50.77.

“Contento più del tempo che della posizione. Ci ho creduto fino all’ultimo, sono venuto qui per vincere ma ogni gara è diversa, e oggi si è visto - commenta Disabato, capitano azzurro, in gara con il pettorale blu del miglior tempo stagionale di accredito, il 39:24.99 del precedente record italiano U20 realizzato a Prato in aprile -. Fin dall’inizio ho impostato la gara su un ritmo molto forte e pian piano ho fatto selezione. Ho cercato di staccare Querol ma negli ultimi due giri ha dato un cambio che io non avevo, purtroppo le energie erano finite. Molti dicono che posso essere il futuro della marcia: il percorso è ancora lungo ma il mio sogno è il passaggio di testimone con Massimo Stano e Antonella Palmisano. Ci sono tanti altri italiani forti che mi ispirano, come Fortunato e Orsoni. Per il futuro mi aspetto tanto”.

OSTACOLI E 3000 - La sicurezza con cui Alessia Succo approda in finale a sedici anni (2009 come Doualla, primo anno allieve), contro atlete di due-tre anni più grandi, è sensazionale. Vince la prima semifinale con 13.36 (-1.2) mentre abbandona la competizione una delle potenziali favorite, la francese Montauban, storie tese con un ostacolo. Quello dell’azzurra è il quarto tempo della mattinata: il riepilogo del turno intermedio dice Jil Sanchez (Svizzera) 13.20 (-0.9), Melissa Benfatah (Francia) 13.31 (-0.9), Laura Frlickova (Slovacchia) 13.35 (-1.4), poi c’è la piemontese che ha i mezzi fisici e tecnici per inserirsi nella partita. Sesto tempo complessivo per Matteo Togni, bravo a non perdere l’assetto dopo aver toccato il secondo ostacolo con la gamba di richiamo: anche il lombardo è in finale, con 13.68 (-1.7), crono con cui vince la prima delle tre semifinali. Si ferma qui l’altro azzurro Filippo Rizzi (14.19/-1.1). Nei 3000 con l’assolo della britannica Innes FitzGerald (8:46.39 record dei campionati) al secondo oro dopo i 5000 metri, undicesimo posto per Sofia Ferrari (9:28.85) e quindicesima posizione per Federica Borromini (9:33.40 PB).

LE FINALI DEL POMERIGGIO - Nel pomeriggio la sessione conclusiva degli Europei U20: Italia in finale con quattro staffette su quattro (4x100 uomini e donne, 4x400 uomini e donne) più sette finali individuali. Oltre agli ostacoli di Succo e Togni, anche gli 800 di Lorenza De Noni, i 1500 di Marco Coppola, il triplo di Francesco Crotti e Aldo Rocchi, il peso di Anita Nalesso. Diretta tv su RaiSport dalle 15.10 alle 20.30.

SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Facebook www.facebook.com/fidal.it | X @atleticaitalia | TikTok atletica.italiana



Condividi con
Seguici su: