Oderzo a stelle e strisce: Babin salta 5.61

11 Luglio 2025

Lo statunitense trionfa in Piazza Grande, alla friulana Agostinis la gara femminile (3.91)
Oderzo a stelle e strisce. È l’americano Kobe Babin a trionfare nella seconda edizione del Pole Vault Opitergium, gara internazionale di salto con l’asta andata in scena ieri sera nella suggestiva cornice di Piazza Grande, nel cuore del centro storico opitergino. Babin è stato l’unico a superare la misura di 5.61, diventando il secondo statunitense ad imporsi nel Pole Vault Opitergium dopo la vittoria di Carson Waters nel 2024.
Da un americano all’altro, dunque, nella sfida in piazza organizzata da ATL-Etica Impresa Sociale. Waters, che l’anno scorso aveva ottenuto la misura vincente a 5.40, era in gara anche ieri, ma questa volta il connazionale Kobe Babin – 23 anni, della Florida, un recente record personale di 5.66 (indoor) che lo porta al limite dei migliori cinquanta astisti al mondo – è stato più bravo.
Saltare in piazza non è come saltare in uno stadio: la pedana sopraelevata e il contesto ambientale pongono difficoltà sempre nuove. Se n’è accorto il campione sudafricano Valco Van Wyk, uno dei favoriti, eliminato già sulla misura d’entrata a 5.01, ma con la scusante di aver dovuto saltare con aste altrui perché le proprie sono andate smarrite durante il viaggio dal Sud Africa all’Europa. Poi, man mano che l’asticella saliva, la gara è diventata una sfida a tre, vinta appunto da Kobe Babin, l’unico a superare (al secondo tentativo) la quota di 5.61, mentre gli altri due atleti rimasti in gara, il croato Ivan Geronimo Seric (confermatosi sul podio dopo il terzo posto del 2024) e Carson Waters non sono riusciti ad andare oltre 5.41.
Sara Agostinis (Atl. Brugnera PN Friulintagli) si è aggiudicata la gara femminile con la misura di 3.91. La 22enne pordenonese, vicecampionessa italiana promesse a Grosseto, ha migliorato di un centimetro il record personale, dopo un cammino senza errori iniziato sulla quota di 3.31 e proseguito a 3.51, 3.71 e appunto 3.91. Quattro salti senza errori per lasciarsi alle spalle l’ucraina Yuliia Kozub, a sua volta capace di superare 3.91, ma con un maggior numero di falli, e la croata Nora Marasovic Rossi (3.71), seguita a bordo pedana dallo sloveno Jure Rovan, ex astista di ottimo livello (due partecipazioni olimpiche e tre iridate), oggi apprezzato tecnico.
Campioni in pedana, ma anche tanti giovani che hanno aperto il pomeriggio di gare in Piazza Grande, applauditi pure dalla sindaca Maria Scardellato, dal presidente del Comitato regionale della Fidal Sergio Baldo e dal vicepresidente Mattia Picello. Curiosità per i dodicenni Matvey Strogalyov e Omelian Gerasimchuk, giovanissimi talenti ucraini arrivati a Oderzo nell’ambito del progetto “Canguro”, iniziativa lanciata da ATL-Etica Impresa Sociale con il sostegno di Battistella Spa, con l’obiettivo di favorire l’interscambio tecnico e culturale tra atleti di diverse nazionalità nell’ambito delle specialità dei salti (alto, asta, lungo e triplo).
Nell’ambito di una gara a livello under 14 sotto l’egida dell’ente di promozione sportiva AICS, sia Matvey che Omelian hanno superato la quota di 3.91, prima di provare i 4.01 che, sia pur ufficiosamente, avrebbero significato la miglior prestazione mondiale per la loro fascia d’età. Un appuntamento probabilmente solo rinviato, considerando la stupefacente abilità dei due baby-atleti, arrivati a Oderzo insieme ad alcuni connazionali dopo un viaggio complicato che li ha portati in pullman da Kiev a Bucarest e poi da qui in aereo sino a Treviso.
A proposito di record, da segnalare il nuovo primato personale del 17enne dell’Atletica San Biagio, Alessio Buranello, salito a 4.31 nella gara allievi, con un progresso di 21 centimetri in un colpo solo. Successi poi per Giovanni Sbroggiò (Atl. Stiore Treviso) tra i cadetti (2.51) e per le ucraine Yevheniia Deich (3.31) e Maria Skibenko (3.11) rispettivamente tra le cadette e le allieve.
Per il Pole Vault Opitergium è stata un’edizione da ricordare, apprezzata anche dal folto pubblico rimasto in piazza sino a quasi mezzanotte. Il resto, insieme all’ormai collaudata organizzazione di ATL-Etica Impresa Sociale, l’ha fatto il fascino di Piazza Grande, con il Torresin, la caratteristica torre dell’orologio, ad incorniciare le evoluzioni aeree dei funamboli dell’atletica leggera. Appuntamento all’edizione 2026.
  
RISULTATI. Uomini: 1. Kobe Babin (USA) 5.61, 2. Ivan Geronimo Seric (CRO) 5.41, 3. Carson Waters (USA) 5.41, 4. Luka Zupanc (SLO) 5.21, 5. Noah Calisesi (Lib. Atl. Forlì) 4.41, 6. Elia Dall’Antonia (ATL-Etica Impresa Sociale) 4.21. Donne: 1. Sara Agostinis (Atl. Brugnera PN Friulintagli) 3.91, 2. Yuliia Kozub (UKR) 3.91, 3. Nora Marasovic Rossi (CRO) 3.71, 4. Letizia Paolatto (Atl. Brugnera PN Friulintagli) 3.51.
 

La pordenonese Sara Agostinis, leader nella gara femminile (foto Atleticamente/organizzatori)


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